Il melasma, detto
anche cloasma, è un disturbo della pelle che si manifesta con
discromie irregolari, sfumate dal beige al marrone scuro. Le macchie compaiono
al centro del volto (fronte, naso, mento), sugli zigomi, nella regione
mandibolare o intorno alla bocca.
Generalmente il melasma interessa donne dai 30 ai 40 anni di età. Il colore
delle macchie cambia a seconda del fototipo e delle stagioni. Solitamente dopo
l’estate, nei mesi autunnali, risulta più evidente perché l’abbronzatura se ne
va schiarendo la pelle ma non quella affetta
da melasma : il contrasto allora diventa più visibile.
Il melasma è generato da un accumulo della melanina, il pigmento prodotto dai
melanociti dello strato basale dell’epidermide.
Soggetti predisposti
Nella donne che hanno una predisposizione genetica il melasma è dovuto a due
fattori scatenanti che agiscono insieme. Da una parte si hanno le alterazioni
ormonali (gravidanza, sindrome dell’ovaio policistico, uso della pillola anticoncezionale),
dall’altra l’esposizione al sole ed alle lampade abbronzanti senza un’adeguata
protezione. Più raramente queste macchie sono dovute a traumi meccanici:
cerette, peeling o depilazione-laser.
Il melasma si può contrastare con l’utilizzo di cosmetici (creme, sieri e
patch) che schiariscono le macchie scure. Le creme più efficaci sono quelle a
base di acido cogico, acido azelaico, acido fitico e arbutina. Vanno applicate
tutti i giorni per un periodo di circa 6 mesi.
In alternativa si può ricorrere ai peeling depigmentanti o a una crema galenica
da far preparare in farmacia contenente idrochinone (dal 2 al 4%), tretinoina e
una piccola percentuale di cortisone. Questi trattamenti vanno fatti e prescritti
solo ed esclusivamente dal dermatologo.
Per eliminare le macchie del melasma si può far
affidamento al laser CO2 frazionato, capace di distruggere il pigmento scuro in
modo superselettivo. Inoltre, il laser stimola la formazione di nuovo collagene
e protegge dal rischio che il melasma possa riformarsi.