I cibi da evitare per una pelle senza rughe

Secondo un recente studio i cibi troppo zuccherati, troppo cotti, troppo elaborati o in porzioni troppo abbondanti fanno aumentare rapidamente macchie e rughe. Riducendo della metà questi cibi chiamati AGE (Advanced Gycosilated End products) si migliorano del 13% i segni dell’invecchiamento cutaneo.
E’ quanto emerso dall’ultimo congresso della Winter Academy of Dermatology and Oncology che si è tenuto qualche mese fa.
La ricerca è stata condotta su 120 persone distribuite per diverse fasce d’età (con una media di 45 anni) che hanno seguito diete a contenuto variabile di unità AGE. La conclusione è stata che rispettando alcune regole nell’alimentazione, non solo è possibile ridurre profondità e numero delle rughe, ma anche rendere meno visibili le macchie e migliorare il tono della pelle. Gli effetti più evidenti si ottengono se la cute non viene esposta al sole e si segue uno stile di vita sano, senza alcol e fumo.
Tecnicamente gli AGE sono prodotti dalla glicazione, quella reazione chimica alla base dell’invecchiamento cutaneo che, assieme all’ossidazione, sembra coinvolta anche in malattie come diabete e aterosclerosi. Il meccanismo della glicazione induce gli zuccheri in circolo nel sangue a legarsi alle proteine formando delle tossine, gli AGE appunto, che introduciamo in grandi quantità quando mangiamo cibi cotti ad alte temperature (più di 225°) o ricchi di zuccheri raffinati e dolcificanti come quelli contenuti nelle bibite e nei dolci industriali.
Gli AGE introdotti attraverso l’alimentazione si aggiungono a quelli prodotti dall’organismo e si accumulano nei tessuti, formando ponti molecolari fra le fibre di collagene ed elastina. Tutto questo danneggia le fibre e comporta la disorganizzazione del tessuto di sostegno cutaneo, che diventa più rigido e fragile.
Per misurare le tossine AGE accumulate nei tessuti c’è chi propone di analizzare la cute sotto un raggio di luce ultravioletta. Tra gli AGE c’è infatti anche un composto, la pentosi dina, che risulta fluorescente ai raggi UV. Il metodo non è invasivo ed è molto semplice. Ma, almeno per il momento, non è ancora molto diffuso.
Cibi da evitare:
Fritture
Pane, pasta, zucchero bianchi
bibite light
bibite in lattina con zuccheri e anidride carbonica aggiunti
torte
pasticcini
carne alla brace (+225°)
anatra