Il sole di per sé non va demonizzato, anzi. E’ un
antidepressivo naturale perché stimola la produzione di endorfine. E’ indispensabile per la sintesi della
vitamina D, detta anche Sunshine Vitamine. Sono sufficienti 20 minuti di
esposizione al giorno, avendo cura di scoprire almeno un terzo del corpo.
Prolungare l’esposizione non serve a produrne di più. Per limitare il rischio
di danni del sole, si rende necessaria l’applicazione della protezione solare.
Per godere solo dei benefici del sole senza pagare le conseguenze dei danni,
anche gravi, che può causare alla salute, basta seguire alcune semplici regole.
Sì, perché in questi ultimi vent’anni, causa la rarefazione dello strato di
ozono nell’atmosfera, il sole è diventato molto più aggressivo. Quindi:
La crema protettiva va applicata su tutti i tipi di pelle.
La crema protettiva va riapplicata ogni due ore: dopo questo
tempo tende a perdere il suo effetto.
La quantità di crema protettiva da applicare ogni volta deve
essere, considerando la superficie corporea di un adulto medio, 30-35
milligrammi: l’equivalente di sei cucchiaini da caffè. Il vento elimina
velocemente la crema solare sulla pelle e aumenta di un terzo il rischio di
scottature.
La durata di una crema solare è di una stagione. Anche se
formulata a prova di caldo, la crema risente degli sbalzi di temperatura e de
via vai dalla spiaggia a casa. Se ha superato il PAO (periodo post-apertura)
indicato sull’etichetta, perde la sua efficacia. Non utilizzare comunque i
solari avanzati dalla stagione precedente.
La crema è più resistente del fluido: tuttavia le
formulazioni più leggere si stendono meglio e, alla fine, vengono applicate più
spesso.
L’esposizione deve essere
graduale: poco all’inizio e aumentata gradualmente. E’ anche il modo di
ottenere un’abbronzatura più bella. La nuance del colore è invece determinata
geneticamente.
Anche una protezione molto alta non è in grado di trattenere
completamente i raggi solari: quindi non esistono schermi totali.