Come trattare le imperfezioni cutanee


I fattori responsabili delle imperfezioni cutanee sono molti, ma alla base di tutte c’è sicuramente una iperproduzione di sebo. Questo provoca un ispessimento della cute e una difficoltà nel rinnovarsi e di conseguenza il viso appare spento e i pori dilatati. A livello del canale pilo-sebaceo si forma un tappo di cellule morte e impurità che blocca la fuoriuscita del sebo, creando il micro-ambiente favorevole alla proliferazione batterica che, a sua volta, genera l’infiammazione.
La produzione di sebo è stimolata dagli ormoni, non a caso le impurità sono frequenti in un momento di tempesta ormonale come l’adolescenza.
Anche lo stress gioca un ruolo importante nel sollecitare le ghiandole sebacee e questa è la ragione per cui molte donne più in là con gli anni, pur non avendo mai avuto problemi di pelle grassa, si ritrovano a fare i conti con brufoletti e punti neri (acne tardiva) localizzati, in genere, oltre che sul viso, sulle spalle.
Il fumo, che produce radicali liberi, e cattive abitudini come quella di non detergere con cura il viso oppure utilizzar prodotti da trucco non adatti alla cute grassa, possono essere altri fattori che portano a peggiorare il problema.

L'importanza di una corretta pulizia della pelle
La detersione è il primo gesto anti-imperfezioni. Per liberare in profondità i pori è utile usare ogni giorno un detergente a risciacquo, meglio se con una delicata azione esfoliante e con un ph leggermente acido per regolare la produzione batterica: ne basta una piccola dose, insistendo sulla zona T (naso, mento, fronte) dove maggiore è la presenza di ghiandole sebacee.
La pulizia si completa con il tonico: le linee specifiche per pelli impure lo propongono in versione leggermente alcolica per eliminare le ultime tracce di trucco e di sebo, restringere i pori e rinfrescare.
Una volta ogni 15 giorni si può arrivare più a fondo con l’azione purificante  utilizzando una maschera a base di argilla dalle proprietà assorbenti e riequilibranti.