Alimenti per una pelle elastica

 A causare la comparsa delle prime rughe, soprattutto del viso, è il rilassamento della pelle per la carenza di collagene. Inoltre gioca un ruolo fondamentale anche l’elastina grazie alla quale la pelle appare più morbida: una sua diminuzione comporta l’aumento del volume della pelle e la comparsa delle rughe.
All’incirca dopo i 25 anni di età per la donna e i 30 per l’uomo, cominciano a comparire queste pieghe sulla superficie della pelle. Fattori che facilitano e accelerano la loro comparsa sono: eccessiva esposizione solare, smog, fumo, cattiva alimentazione.
Per combattere le rughe, alcuni alimenti sono davvero un toccasana, perché ricchi di antiossidanti che neutralizzano i radicali liberi e rendono il tessuto della pelle più elastico.

Frutti di bosco
Sono ricchi di antiossidanti chiamati polifenoli; per ottenere più benefici possibili è preferibile sceglierli da un’agricoltura biologica. Possono essere utilizzati anche quelli disidratati e per ottenere risultati buoni occorre mangiarne almeno 2 tazze al giorno.

Cavolo
Contiene un antiossidante chiamato luteina (ferro che trasporta ossigeno alla pelle) e vitamina A che combatte l’invecchiamento precoce. Si consiglia di mangiare almeno due porzioni di cavolo al giorno  o di altre verdure a foglia verde.

Peperone rosso
Tutte le verdure di questo colore hanno principi attivi quali vitamine antiossidanti A ed  E e bioflavonoidi che idratano la pelle.  Vi sarà di aiuto mangiare 2 porzioni al giorno di peperoni rossi, carote o barbabietola.

Salmone
Come nel caso di tutti i pesci di acqua fredda contiene l’acido grasso omega 3 che combatte le infiammazioni e lubrifica la pelle. Basterà inserire questo alimento nella vostra dieta 1-2 volte a settimana.

Pomodori
Contengono un antiossidante amico della pelle, il licopene. Per ottenere risultati migliori, i pomodori dovrebbero essere consumati cotti.

Congiuntivite: rimedi naturali

La congiuntivite è l’infiammazione della congiuntiva, la membrana che riveste esternamente il bulbo oculare e la parte interna delle palpebre. 
I sintomi tipici della congiuntivite sono: bruciore, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, arrossamento e lacrimazione abbondante. Spesso compaiono anche secrezioni trasparenti o biancastre e fastidio verso la luce.
La congiuntivite può essere di origine allergica, virale, batterica o anche dipendere dall’esposizione alla luce solare, anche in alta quota.

Rimedi omeopatici
Euphrasia. E’ indicata quando la persona ha la sensazione di aver un po’ di sabbia nell’occhio, lamenta una secrezione acquosa e trasparente e ha gli occhi che lacrimano, bruciano e sono arrossati. Va bene per tutti i tipi di congiuntivite.

Se il rossore è molto intenso e gli occhi sembrano quasi iniettati di sangue e sono caldi e doloranti, è meglio Belladonna.
Argentum nitricum si può usare quando la secrezione è giallastra e purulenta e le palpebre sono appiccicate al mattino. In questi casi, comunque, è sempre consigliabile sentire il parere del medico oculista.

Rimedi fitoterapici
Il rimedio euphrasia è disponibile anche sotto forma di tintura madre. Pure in questo caso, va bene per tutti i tipi di congiuntivite, ma specialmente per quelle di origine allergica.
Anche l’elicriso, che ha azione simil-cortisonica, è indicato per le infiammazioni allergiche o, comunque, di una certa intensità, caratterizzate da sintomi accentuati.
Quando la congiuntivite è causata da virus può essere utile l’echinacea, che ha effetto antivirale e immunostimolante.
Il macerato glicerico di Ficus carica è perfetto per le congiuntiviti di qualsiasi origine, soprattutto virali e allergiche. Prendere 50 gocce in poca acqua due volte al giorno.

Come schiarire le macchie sulle mani



Pelle che tira, macchie scure, rughe, perdita di tonicità. Questi i problemi che affliggono le nostre mani, sempre esposte e indaffarate. Con i trattamenti e gli accorgimenti giusti non è difficile esibire mani e unghie a regola d’arte a qualsiasi età.
Innanzitutto un consiglio valido sempre: dedicare alle mani le stesse attenzioni che riservate al viso.
Non lavatele con un sapone qualsiasi, ma con detergenti delicati a base oleosa e pochi tensioattivi, che rispettino il film idrolipidico. Poi asciugatele con cura: i residui di umidità nelle pieghe favoriscono le screpolature, soprattutto quando si passa dal caldo al freddo. E applicate una crema idratante e protettiva ad effetto barriera che crei un filtro protettivo, alzando le difese contro le aggressioni esterne e apporti idratazione ripristinando il film idrolipidico. Una volta alla settimana, fate uno scrub per eliminare le cellule morte, ammorbidire la pelle e stimolare la produzione di collagene. Completate con un impacco di crema idratante.
Sotto il sole, durante le vacanze in montagna e poi in primavera, quando i raggi sono più diretti, stendete sempre una crema con filtro solare, per evitare il foto invecchiamento. Alla sera, scegliete prodotti dall’azione profonda, dermorestitutiva, per esempio  a base di oli vegetali, come lo jojoba, di burri, come il karité, e di vitamine, utili per riparare i danni.
E poi rispolverate i guanti! Caldi di giorno, per proteggersi dalle variazioni climatiche, di cotone per tutta la notte, dopo aver steso una crema nutriente e corposa. Una coccola da concedervi una volta alla settimana o come trattamento strong, in caso di secchezza e screpolature: al mattino la pelle sarà finalmente morbida e idratata.
Come schiarire le macchie
Certo, la prevenzione con i filtri solari è importante. Ma spesso, l’effetto “dalmata” è inevitabile. Dopo i 40 anni, le macchie compaiono per esposizioni al sole sbagliate, ma anche per ragioni ormonali. I cosmetici schiarenti non sono molto efficaci sulle mani. Dietro consiglio di uno specialista, conviene optare per i peeling, dai più delicati a base di retinolo a quelli più potenti a base di acido tricloracetico. In genere  sono necessarie 3 o 4 sedute una volta al mese per i primi, una o massimo due sedute all’anno per i secondi.
Attente però: i peeling rendono la pelle più delicata e sensibile al sole. Fateli dunque nella stagione invernale e applicate uno schermo totale ogni due ore se siete all’aperto. Meno invasivi quelli casalinghi a basse percentuali di acido glicolico, salicilico o lattico.
Se avete macchie scure diffuse sul dorso delle mani oppure la pelle è molto svuotata meglio ricorrere al laser. In particolare il laser Fraxel, un macchinario di nuovissima generazione che non è ablativo ma crea altro tessuto, sostitutivo di quello “vecchio”. Sono necessarie 4 sedute, una la mese, al costo di circa 500 euro.
Chi, invece, ha la necessità di riempire i tessuti svuotati può ricorrere alle microiniezioni con inserimento di grasso, che viene prelevato da un’altra parte del corpo. Altra possibilità è la tecnica dell’Idrogel (una soluzione nuovissima, quasi interamente a base d’acqua): regala un risultato molto naturale e il riempimento dura anche fino a 5/8 anni.

La vitiligine: riconoscerla e curarla



La vitiligine è una patologia benigna, ma può compromettere la qualità della vita in chi ne soffre. Colpisce indistintamente entrambi i sessi, anche se nelle donne in genere compare da giovane, mentre neglio uomini più frequentemente intorno ai anni.
La vitiligine si presenta sotto forma di chiazze color latte con una forma rotondeggiante, bordi leggermente irregolari ma ben delineati che col tempo tendono ad allargarsi. Questo fenomeno è dovuto al fatto che i melanociti delle zone colpite non producono melanina, la barriera che ci difende dai raggi solari e che ci regala il colore dorato dell’abbronzatura.
Le aree colpite da vitiligine sono pertanto molto delicate, in quanto completamente indifese di fronte ai raggi Uv e non andrebbero mai esposte al sole, ma tenute al riparo con indumenti e creme solari a protezione totale.
La diagnosi di vitiligine viene fatta dal dermatologo, dopo un esame clinico e uno strumentale, utilizzando la lampada di Wood sotto la cui luce nera le macchie appaiono più evidenti.
La vitiligine è una patologia benigna e non contagiosa ma poiché colpisce principalmente viso, collo, braccia, mani e piedi (ma in alcuni casi anche ascelle e genitali), quindi le zone più esposte agli sguardi degli altri, può creare notevoli disagi psicologici in chi ne soffre e può portare a comportamenti anti-sociali.
Le cause della vitiligine
Non esistono cause certe, ma c’è un fattore di familiarità che predispone la sua comparsa. E’ inoltre una malattia autoimmune. Spesso le prime macchie compaiono in coincidenza con un periodo di forte stress o in seguito a traumi psichici e la patologia ha un andamento diverso da caso a caso. In alcune persone, ad esempio, si presenta in modo “intermittente”.
La cura della vitiligine
Poiché le cause non sono note, le cure sono volte a curarne i sintomi, cioè  a ripigmentare le zone colpite. La terapia consigliata è di solito l’applicazione locale di pomate a base di steroidi associata a sedute di fototerapia con raggi Uvb a banda stretta da effettuare due o tre volte a settimana.
Una dieta ricca di vitamine e minerali viene poi solitamente consigliata come sostegno alla terapia.
Si può ricorrere anche al laser ad eccimeri, un raggio di luce UVB ad alta concentrazione che viene diretto esclusivamente sulle chiazze, risparmiando così la pelle normalmente pigmentata. I risultati si hanno dopo una trentina di sedute ma variano molto da persona a persona.
Quando una chiazza si ripigmenta, la situazione può rimanere stabile per lungo tempo, ma non si possono escludere future ricadute.
Un rimedio naturale
Studi scientifici hanno confermato l’effetto benefico della peperina, sostanza naturalmente presente nel pepe nero, nella cura della vitiligine. L’applicazione locale di pomate a base di peperina, da effettuare sempre sotto consiglio del proprio dermatologo, potrebbero aiutare il processo di ripigmentazione della pelle.