Allegie stagionali: cause e rimedi



Naso chiuso, occhi gonfi e difficoltà a respirare in questa stagione non sono da attribuire agli strascichi dell’inverno ma spesso all’arrivo delle allergie stagionali; marzo infatti rappresenta il mese che inaugura la stagione dei pollini.  Anno dopo anni si registra un aumento della popolazione che soffre di allergie e questo è da attribuire a vari fattori: inquinamento, riscaldamento globale, sensibilizzazione delle difese immunitarie e via dicendo.
Ma quali sono le cause e i sintomi delle allergie stagionali?
Quando i pollini, ovvero i semi maschili dei fiori, entrano in contatto con le mucose respiratorie, liberano alcune proteine che inducono il fisico a produrre immunoglobuline E (anticorpi). Queste si legano ad alcune cellule presenti nelle mucose e nei tessuti del sistema respiratorio, causando a loro volta il rilascio di sostanze irritanti come istamine, brachidine, leucotrieni che daranno vita alla reazione allergica vera e propria.
I sintomi delle allergie stagionali sono raffreddore, prurito al naso, starnuti frequenti, irritazione delle vie aeree superiori e abbondanti secrezioni di muco (rinite). Ma le allergie colpiscono anche gli occhi con arrossamenti, congiuntivite, lacrimazione, poi tosse, asma di varia gravità con respiro corto, sibili e altre difficoltà respiratorie più o meno gravi.
A chi rivolgersi in caso di allergie e quale terapia seguire
La figura più indicata è quella dell’allergologo.  Gli esami clinici che si svolgono sono vari. Al primo livello c’è il classico “prick test” in cui gli allergeni sono messi a contatto con la cute e si verifica la reazione dell’epidermide. Quindi la valutazione dei gas esalati dal paziente nei test respiratori che ci danno essenziali indicazioni dello stato infiammatorio. Infine l’esame più accurato è quello della diagnostica molecolare che si effettua con un piccolo prelievo di sangue. Con questo esame si riesce ad avere un quadro clinico perfetto ed iniziare la terapia.
E’ bene sapere che le allergie vanno curate in quanto da sole non guariscono ed anzi tendono a peggiorare. Se non si aiuta il sistema immunitario con apposite cure ad ogni stagione la risposta sarà più intensa ed i sintomi più importanti. Gli alleati numero uno per combattere le allergie sono gli antistaminici, il cui compito è quello di inibire l’azione dell’istamina, uno dei mediatori chimici che provoca l’infiammazione. Attenzione, però, perché non tutti gli antistaminici sono uguali ed è compito del medico indicare il più adatto.
Esistono poi gli spray nasali. Si tratta di farmaci topici cortisonici che agiscono sull’organo colpito riducendo l’irritazione e liberandolo dalle secrezioni. Anch’essi vanno usati sotto controllo medico.
Esistono anche i farmaci topici bronchiali (anche in questo caso sono cortisonici) che vengono prescritti qualora il paziente abbia tosse o asma molto forti.
Poi ci sono gli antileucotrieni i quali, analogamente agli antistaminici, agiscono su un altro dei mediatori dell’infiammazione, appunto i leucotrieni. Si utilizzano in forme importanti di rinite.
In conclusione citiamo gli anticorpi monoclonali anti.Ige che inibiscono la produzione delle immonoglubine E.
Ci sono inoltre alcuni farmaci per gli attacchi allergici: sono i broncodilatatori, i cortisonici orali o intramuscolo. Ricordiamo che i medicinali antiallergici sono gratuiti per tutti i pazienti cui è stata diagnosticata la malattia dall’allergologo e dietro ricetta medica.
Esistono poi i vaccini (gratuiti solo in alcune regioni) che hanno  efficacia solo se assunti per la specifica allergia, quindi in questo caso la diagnosi è estremamente importante.