Eliminare le cicatrici post operatorie

Spesso dopo un intervento chirurgico capita di rimanere con il il segno di una brutta e indesiderata cicatrice. Cosa si può fare per eliminarla o perlomeno ridurla?
Innanzitutto però è bene sottolineare che il processo di cicatrizzazione non è completo prima di 12/15 mesi dalla sutura e che la forma, il colore e la qualità delle cicatrici possono cambiare aspetto fino al momento della completa guarigione. Solo dopo che è trascorso questo periodo si può fare una valutazione delle condizioni estetiche ed eventualmente effettuare trattamenti per migliorare l’aspetto delle cicatrici. Durante il primo anno dopo operazione è bene curare la cicatrizzazione, eventualmente con l’applicazione di pomate in caso di arrossamento, che possono essere di aiuto nel migliorare l’esito finale.
Le cicatrici non devono essere assolutamente esposte al sole e per questo vanno sempre tenute coperte.

Si deve fare una valutazione della regione della cicatrice, perché in alcune zone del corpo, per esempio la spalla o lo sterno, le ferite cicatrizzano peggio che in altre parti e quindi intervenire su queste potrebbe non dare i risultati sperati. Infine, la capacità di cicatrizzazione varia da persona a persona. Alcuni, infatti, sono predisposti alla formazione di cheloidi, ovvero un ingrossamento, arrossamento e indurimento della cicatrice dovuto a una proliferazione dei fibroblasti nel derma e a una produzione di collagene eccessiva. Il cheloide può formarsi anche in caso di ferite accidentali, piercing e fori alle orecchie.
I trattamenti, che devono essere eseguiti da un chirurgo plastico, sono diversi a seconda del tipo di cicatrice. Se il problema è una cicatrice troppo larga, si interviene aprendola nuovamente e riavvicinando i lembi. La tecnica, effettuata in anestesia locale, dà ottimi risultati. 
Nel caso di cicatrice cheloidea, sempre in anestesia locale, vengono lasciati solamente i bordi laterali e portato via tutto il resto. Si può avere un miglioramento anche con infiltrazioni di cortisone e con uso di barrette al silicone da apporre sulla cicatrice.

L’aspetto finale delle cicatrici conseguenti a un intervento chirurgico dipende anche dalla zona interessata. Hanno una migliore cicatrizzazione tutti i tagli effettuati lungo le linee di Langer, linee secondo cui sono disposte le fibre delle fasce muscolari superficiali. Per esempio, sia sulla fronte sia sull’addome le linee orizzontali cicatrizzano meglio di quelle verticali. Questo perché in chirurgia generale e in particolare in quella estetica se l’intervento è programmato, le tecniche chirurgiche prevedono tagli lungo queste linee.