La dermatite seborroica è un disturbo della pelle che interessa circa il 5% della popolazione con picchi fino al 20% nei più giovani.
La pelle colpita da dermatite seborroica (principalmente quella del cuoio capelluto, vicino alle sopracciglia, ai bordi del naso e dietro le orecchie) presenta arrossamento, squame giallastre secche e untuose e a volte piccole croste. Nella maggior parte dei casi, si avverte prurito anche molto intenso.
A causare queste particolari macchie della pelle è una produzione molto accelerata di cellule, unita a un'elevata attività delle ghiandole sebacee. Nelle zone colpite il sebo viene prodotto in eccesso e risulta ancora più "grasso" del normale alimentando a dismisura un particolare microrganismo, il Pityrosporum ovale o "malessenzia" che appartiene alla famiglia dei lieviti ed è sempre presente nella pelle. Così "ipernutrito" questo microrganismo cresce a sua volta in eccesso, provocando l'infiammazione della pelle. Per dare sollievo al prurito la persona tende di solito a grattarsi, stimolando la produzione di altro sebo e peggiorando la situazione.
La pelle colpita da dermatite seborroica (principalmente quella del cuoio capelluto, vicino alle sopracciglia, ai bordi del naso e dietro le orecchie) presenta arrossamento, squame giallastre secche e untuose e a volte piccole croste. Nella maggior parte dei casi, si avverte prurito anche molto intenso.
A causare queste particolari macchie della pelle è una produzione molto accelerata di cellule, unita a un'elevata attività delle ghiandole sebacee. Nelle zone colpite il sebo viene prodotto in eccesso e risulta ancora più "grasso" del normale alimentando a dismisura un particolare microrganismo, il Pityrosporum ovale o "malessenzia" che appartiene alla famiglia dei lieviti ed è sempre presente nella pelle. Così "ipernutrito" questo microrganismo cresce a sua volta in eccesso, provocando l'infiammazione della pelle. Per dare sollievo al prurito la persona tende di solito a grattarsi, stimolando la produzione di altro sebo e peggiorando la situazione.
Le cause della dermatite seborroica
Quali siano le cause scatenanti della dermatite seborroica, non è ancora chiaro. Si sa, però, che diversi fattori contribuiscono alla sua comparsa, in particolare:
la predisposizione genetica, cioè precedenti casi di dermatite seborroica in famiglia;
fattori nervosi, come depressione e stress;
anomalie del sistema naturale di difesa della pelle;
condizioni ambientali esterne sfavorevoli, come presenza di forte umidità
inquinamento atmosferico e smog;
squilibri ormonali;
esposizione a detergenti aggressivi o agenti irritanti.
Quali siano le cause scatenanti della dermatite seborroica, non è ancora chiaro. Si sa, però, che diversi fattori contribuiscono alla sua comparsa, in particolare:
la predisposizione genetica, cioè precedenti casi di dermatite seborroica in famiglia;
fattori nervosi, come depressione e stress;
anomalie del sistema naturale di difesa della pelle;
condizioni ambientali esterne sfavorevoli, come presenza di forte umidità
inquinamento atmosferico e smog;
squilibri ormonali;
esposizione a detergenti aggressivi o agenti irritanti.
Rimedi per la dermatite seborroica
Fino ad oggi, per tenere sotto controllo la dermatite seborroica sono stati usati:
Gli antimicotici (come il ketoconazolo e il feticonazolo) contenuti sia in creme specifiche sia in shampoo, da usare mattino e sera, per circa quattro settimane.
Preparati a base di zolfo e acido salicilico, in creme prive di vaselina. Si tratta di principi attivi naturali che fanno regredire la dermatite. Possono essere usati per trattamenti prolungati senza provocare effetti collaterali.
Lo zinco piritione, il sulfuro di selenio e il catrame. Sono altre sostanze contenute in shampoo he possono essere utili, se associate al trattamento con antimicotici, 1 o 2 volte al giorno per diversi giorni consecutivi.
Creme al cortisone.Hanno un'azione disinfiammante piuttosto rapida. Devono però essere utilizzate sotto controllo del dermatologo e non per lunghi periodi per evitare l'assuefazione. La dermatite può diventare dipendente dal cortisone costringendo ad usarlo di continuo con il rischio di effetti collaterali anche seri.
Fino ad oggi, per tenere sotto controllo la dermatite seborroica sono stati usati:
Gli antimicotici (come il ketoconazolo e il feticonazolo) contenuti sia in creme specifiche sia in shampoo, da usare mattino e sera, per circa quattro settimane.
Preparati a base di zolfo e acido salicilico, in creme prive di vaselina. Si tratta di principi attivi naturali che fanno regredire la dermatite. Possono essere usati per trattamenti prolungati senza provocare effetti collaterali.
Lo zinco piritione, il sulfuro di selenio e il catrame. Sono altre sostanze contenute in shampoo he possono essere utili, se associate al trattamento con antimicotici, 1 o 2 volte al giorno per diversi giorni consecutivi.
Creme al cortisone.Hanno un'azione disinfiammante piuttosto rapida. Devono però essere utilizzate sotto controllo del dermatologo e non per lunghi periodi per evitare l'assuefazione. La dermatite può diventare dipendente dal cortisone costringendo ad usarlo di continuo con il rischio di effetti collaterali anche seri.
Un nuovo rimedio per la dermatite seborroica si chiama alukina, un composto che associa allume di rocca, acido glicirretico (un derivato della liquirizia) e vitamina A. Il preparato è in crema e non è un farmaco, quindi non richiede la ricetta medica. Prima di iniziare ad usarlo però, è sempre consigliato sottoporsi a una visita dermatologica per essere certi che le lesioni siano davvero causate da dermatite seborroica e non da altre malattie cutanee.
La pomata a base di alukina si usa per due settimane applicandola due volte al giorno (mattina e sera), dopo essersi lavati con un detergente neutro, poco aggressivo per la pelle.La cura deve essere proseguita, a seconda dei casi, per almeno due settimane: tuttavia nei casi più ostinati, la crema può essere applicata anche per lunghi periodi senza che causi problemi di assuefazione. La crema a base di alkina riduce notevolmente anche il rischio di ricadute: la dermatite tende a ripresentarsi con una frequenza molto minore rispetto, per esempio, alle cure a base di cortisone.
La pomata a base di alukina si usa per due settimane applicandola due volte al giorno (mattina e sera), dopo essersi lavati con un detergente neutro, poco aggressivo per la pelle.La cura deve essere proseguita, a seconda dei casi, per almeno due settimane: tuttavia nei casi più ostinati, la crema può essere applicata anche per lunghi periodi senza che causi problemi di assuefazione. La crema a base di alkina riduce notevolmente anche il rischio di ricadute: la dermatite tende a ripresentarsi con una frequenza molto minore rispetto, per esempio, alle cure a base di cortisone.