Le macchie sul dorso delle mani, primo segno dell’invecchiamento della pelle, sono dovute all’età e al continuo bombardamento dei raggi solari. Perché, se è normale proteggere il viso con filtri Uv, spesso ci si dimentica di fare lo stesso con le nostre estremità.
Un rimedio per attenuare le macchie delle mani è di trattarle con qualche goccia di limone. La vitamina C degli agrumi infatti ha un blando effetto schiarente, ma non basta. Ci vuole una crema con acido cogico, tioctico e arbutina da applicare ogni sera su tutta la mano, o solo sulle macchie se la concentrazione dei principi attivi è particolarmente elevata.
Queste creme sono efficaci sulle macchie recenti mentre per quelle di vecchiaia ci sono i peeling chimici con acido piruvico o retinolo. L’esfoliazione stimola anche le cellule che producono collagene ed elastina, così le mani appaiono più giovani.
Una alternativa al peeling chimico può essere il laser Q-switched, che bersaglia direttamente le macchie e prevede due sedute a distanza di un mese (costi da circa 300 euro).
Una ulteriore soluzione è rappresentata dalla luce pulsata, che agisce su tutta la pelle e richiede quattro sedute con una pausa di quattro settimane tra una e l’altra (costi da 300 euro circa).
Mani screpolate
A volte quelle che sembrano semplici screpolature nascono altro. Può infatti trattarsi di dermatite da contatto o di alcune forme allergiche. Detergenti, cosmetici, ma addirittura alcuni colpevoli insospettabili possono contenere sostanze aggressive come il nichel, tensioattivi e altri agenti irritanti. Ecco perché è bene proteggere le mani soprattutto quando si lavora in casa. Un’ottima soluzione è quella di usare sempre i guanti o una crema “barriera” in grado di formare una pellicola che isola la pelle. La si applica più volte al giorno associata a una pomata lenitiva ed emolliente a base di calendula, acido glicirretico o aloe.
Ma se queste misure preventive non bastano conviene rivolgersi a un dermatologo che potrebbe prescrivere un prodotto a base di cortisone per diminuire l’infiammazione o test cutanei per capire quali sostanze scatenano le allergie o la dermatite.